Livre monologue.
Par Plum05 • 12 Juin 2018 • 972 Mots (4 Pages) • 472 Vues
...
certamente, abbandonati dai migranti.
scoprono alora i concetti che guideranno questa storia: l'immigrazione, il mare, il passaggio tra questi due mondi (barca navetta), ma soprattutto la musica (annunciato dal sala da ballo e pianoforte)
Decide di chiamare Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento. Novecento perché ha trovato il primo anno di questo secolo.
Purtroppo, il marinaio è morto quando il ragazzo era appena otto anni.
Mesto e cacciato da l'equipaggio dello piroscafo per dare alle autorità, si nasconde e poi ha scoperto la musica (jazz) sul piano della nave e divenne rapidamente un virtuoso
diventato il pianista su questa barca che non cadrà mai, è diventato un ingranaggio delle questo barca
Novecento che la fama non interessa, è il più grande pianista del mondo senza lasciare il suo "mare". fa una strana e bella musica, con la quale ha entusiasmato i passeggeri cuore. Si legherà una forte amicizia con Tim Tooney trombettista nell'orchestra e sarà anche sfidare Jelly Roll Morton, inventore del jazz.
Poi venne la guerra, ma Novecento ha continuato a vivere con la barca
Poi, quando la guerra è finita e la barca è una carcassa
Qualcuno decide di distruggere questa nave, è la decisione di DISTRUGGERE tutto l'universo da Novecento che ci vuole senza sapere
Alessandro Baricco ci imbarchiamo in Virginia dalle sue note scrittura familiare cosparsi con umorismo : « Il envoya un blues à faire pleurer un mécano allemand, tu aurais dit qu'il y avait tout le coton de tous les nègres du monde là-dedans, et que lui, il était en train de le ramasser, avec ces notes-là. Un truc à y laisser son âme. »
pur mantenendo un ritmo e poesia che rende il fascino del lavoro
Novecento rimane un marine banale, ereditando la franchezza del suo padre adottivo « Mais Danny avait une réponse qui ne faisait pas un pli : "Au cul la loi", il disait. On ne peut plus vraiment discuter, à partir de là. »
Non volendo scendere dallo suo piroscafo amore (il suo mondo) per il mare, ma anche dalla paura dell'ignoto« La terre, c'est un bateau trop grand pour moi […] Une musique que je ne sais pas jouer. »
Non sopporta l'idea di non controllare il suo destino e per questo non vuole scendere la nave, perché, a terra, le infinite possibilità opprime
Egli è comodo nel suo microcosmo, perché controlla tutto (come quando la musica di controllo quando suona il pianoforte)
Il personaggio è mai visto dal di dentro, che è perche il suo mistero rimane pieno
...