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Il turismo italiano.

Par   •  9 Avril 2018  •  4 789 Mots (20 Pages)  •  371 Vues

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La perfetta miscela tra cultura, tempo libero, gastronomia, ospitalità del popolo e soprattutto un clima mediterraneo fa sì che l´Italia rimarrà per sempre un paese turistico irresistibile.

Questi cambiamenti nel settore turistico dipendono, oltre che dal miglioramento della tecnologia, dei trasporti, delle condizioni di lavoro, dalla stabilità della situazione politica dei vari paesi, anche dall’accresciuta differenziazione e specializzazione delle pratiche turistiche, e dal consumerismo di una clientela attenta al rapporto qualità-prezzo.

Così, il turismo è cambiato anche perché i consumatori hanno nuove e altre aspettative.

Consumatori di ieri: Consumatori di oggi:

• inesperti • maturi

• omogenei • eterogenei

• prevedibili • spontanei

• cercano il sole • cercano il sole + altro

• irresponsabili • responsabili

• sicurezza del gruppo • vogliono essere diversi

• senso di superiorità • apertura

• fuga • arricchimento della vita

I. Il settore turistico in Italia

-

La domanda turistica

- Caratteristiche della domanda turistica

Ci sono tre figure principali di viaggiatori :

- Il visitatore, che si muove da un luogo all’atro

- L’escursionista, che visita un luogo ma non pernotta

- Il turista, un visitatore che soggiorna più di 24 ore a pernotta

Ci sono diversi tipi di turismo che possono essere identificati secondo il livello qualitativo:

- Turismo di élite: lusso, motivazioni culturali o artistiche.

- Turismo medio/alto: buona comodità generale

- Turismo di massa: comodità media/bassa, sia in forma individuale che di gruppo

- Turismo sociale: classi meno abbienti

La domanda turistica è elastica e stagionale, e l’elasticità della domanda può variare secondo:

- Elementi economici (aumento prezzi, cambiamento di reddito, crisi finanziarie)

- Elementi politici (eventi, atti terroristici, cambiamenti governativi)

- Elementi psicologici (tempo libero, mode, pubblicità)

- Elementi ambientali (fattori climatici, condizioni atmosferiche, calamità naturali)

La stagionalità è legata a fattori climatici che determinano la concentrazione dei flussi turistici (alta e bassa stagione) e quindi la domanda si può anche riferire al periodo (estate: turismo balneare / inverno: turismo di montagna)

La domanda turistica richiede quattro distinti gruppi di beni e servizi per essere attrattiva:

- Trasporti (aereo, treni etc.)

- Strutture ricettive (alberghi, villaggi, pensioni, ristoranti etc.)

- Organizzazione dei servizi di accesso (spiagge, musei, attività sportive, parchi etc.)

- Beni di consumo e servizi generici (le cose che il turista desidera consumare)

- La domanda in Italia

La domanda turistica si distingue in domanda interna (abitanti del paese), e domanda esterna (stranieri).

- La domanda interna

Nel 2012 sono stati 78 milioni e 703 mila i viaggi con pernottamento effettuati dai residenti, per un totale di 501 milioni e 59 mila notti trascorse in viaggio. L’87,3 per cento dei viaggi è stato effettuato per motivi di vacanza e il 12,7 per cento per motivi di lavoro. In particolare, le vacanze lunghe (quattro o più̀ notti) sono state il 46,2% dei viaggi complessivi, mentre le vacanze brevi (1-3 notti) si sono attestate al 41,1%.

Tra i motivi di vacanza, il “riposo e piacere” ha caratterizzato il 71,3% del totale delle vacanze. La visita a parenti o amici ha riguardato circa un quarto dei viaggi di vacanza. I motivi religiosi e i trattamenti di salute sono stati alla base di una percentuale residuale di vacanze.

I residenti hanno cercato riposo, piacere e svago prevalentemente con una vacanza al mare (46,5% del totale di soggiorni per riposo, piacere o svago), comprese le crociere. La seconda tipologia, in ordine d’importanza, resta la montagna, (14,2%). Seguono le visite a città o località d’arte, che sono state l’11,2%, e i giri turistici, con il 10,9 %. Infine, il 7,1% delle vacanze per riposo, piacere e svago è stato trascorso al lago, in campagna, in collina o in un agriturismo.

[pic 4]

- La domanda esterna

Presenza turistica straniera VS presenza turistica italiana in 2014

[pic 5]

Vediamo su questa tabella che i turisti stranieri si concentrano più nel Nord dell’Italia, a parte per le regione Toscana e Lazio, dove centri d’interessi culturali (Roma, Firenze) sono considerati come le città musei dell’Italia dove la storia e l’arte

fa parte della vitta quotidiana.

I principali mercati di provenienza sono la Germania, gli Stati Uniti e la Francia.

Negli ultimi sei anni, gli arrivi dei turisti stranieri in Italia sono aumentati di 8 milioni passando da quasi 42 milioni del 2008 a poco più di 50 milioni del 2014, anno che ha registrato oltre 184 milioni di pernottamenti per una spesa di 34 miliardi di euro.

I dati di Banca d’Italia indicano che nel periodo gennaio-novembre 2015 la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia, pari a 34.078 milioni di euro, è cresciuta del 4,5% rispetto al corrispondente periodo del 2014 (si tratta di 1.475 milioni di euro in più). L'incremento della spesa è maggiore se si

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